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Federico condottiero, uomo di Stato
Federico è anche un grande condottiero: "Nell'armeggiare e negli esercizi cavallereschi" ha come primo maestro Gianfrancesco Gonzaga, signore di Mantova e apprende l'arte della guerra alla scuola di Niccolò Piccinino.
Fa le sue prime esperienze contro le milizie guidate dal Gattamelata da Narni e Sigismondo Malatesta, acquistando coscienza delle sue notevoli doti di guerriero e di capitano.
Da questo momento inizia una sfolgorante carriera militare, affinandosi nel duro mestiere delle armi, dando prove eccellenti e conquistandosi in breve una solida reputazione di valoroso combattente e anche di saggio e resistente condottiero.
Il video racconta le imprese più importanti: la Battaglia dei Demoni, lo stratagemma usato per raggiungere nel 1440 Guidaccio Manfredi, che aveva invocato il suo aiuto, la conquista della Rocca di San Leo, nel 1441, a soli 19 anni, ritenuta da tutti impossibile; la lunga lotta con il suo grande avversario Sigismondo Malatesta, terminata nel 1463.
In maniera incalzante il video racconta le varie battaglie, come quella del Cesano e le varie conquiste: Mondavio, Montefiore Conca, Verucchio, Macerata Feltria, Fano, Mondolfo, Senigallia, Gradara. Racconta anche come Federico in una giostra perda l'occhio destro.
Pio II più tardi, nel 1461, dirà che Federico con un occhio solo aveva visto assai più che i nemici con molti. Il successo di Federico come condottiero è dovuto anche alla sua lealtà, unita alla sua abilità militare, alla grandissima prudenza, per cui si può affermare che non meno vinse col senno che con la forza.
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